Samhain: la festa degli antenati, il momento per guardare in faccia le proprie ombre
Il velo si assottiglia, la terra si ritira e noi celebriamo i nostri antenati.
La festa degli antenati, anche chiamata Samhain o Halloween, arriva a cavallo tra ottobre e novembre.
In questa stagione celebriamo l’ultimo raccolto.
Si è conclusa la stagione agricola.
Tradizionalmente scadono i contratti dei braccianti agricoli.
Questo significa trasferimenti e cambi di vita per molti.
Mentre le giornate si fanno sempre più buie, i boschi si tingono di giallo, arancione e rosso, colori caldi che ci scaldano il cuore.
Le zucche dipingono gli orti.
Come tutti i passaggi di stagione chiudiamo un capitolo e lasciamo andare ciò che non ci serve più.
Stagione delle ombre
I periodi di solitudine nella stagione di Samhain si fanno più lunghi.
Passiamo più tempo con noi stesse e con il nostro interiore.
Questa è la stagione in cui guardiamo in faccia le nostre ombre.
Quando affrontiamo le nostre ombre ed entriamo veramente nelle nostre emozioni più buie, sprigioniamo una forza che non sapevamo di avere.
Lasciamo la mentalità della vittima e diventiamo la guerriera.
Solo noi possiamo liberare noi stesse dalle situazioni in cui viviamo.
Quando smettiamo di compatirci e giustificarci e ci prendiamo la nostra responsabilità, ci riprendiamo il nostro potere.
Il nostro potere sta nelle nostre ombre.
Non dobbiamo vergognarci di loro.
Non dobbiamo nasconderle e sopprimerle.
Dobbiamo imparare a vederle e a sentirle.
Non siamo mai state così separate dalle nostre emozioni come lo siamo oggi.
Per diventare autentiche, dobbiamo imparare a sentire le nostre emozioni sgradevoli, ed entrare in contatto con le nostre ombre.
Dobbiamo accoglierle e fare tesoro della lezione che ci offrono.
Dobbiamo pensare di meno e sentire di più.
Quando guardiamo e abbracciamo le nostre ombre, non le temiamo più.
Ad Halloween, i bambini si mascherano e giocano con il tema della paura, abbracciano le ombre.
Abbracciando le nostre ombre, esse ci danno il loro messaggio.
E scopriamo che sono sempre state nostre amiche.
Ascoltando il messaggio delle nostre ombre diventiamo più sagge e più guerriere.
Quando invece temiamo le nostre ombre restiamo nella modalità della vittima.
La stagione di Samhain è la stagione dell’anziana, anche detta crona, la vecchia saggia che ha integrato le sue ombre e imparato le sue lezioni.
La stagione della morte
Il tema di Samhain è la morte.
Veniamo dal buio, l’utero della nostra Madre Divina, e torniamo a lei alla fine della nostra esistenza terrena.
A Samhain celebriamo i nostri cari che sono dall’altra parte del velo.
Famiglie di vivi e morti festeggiano insieme.
Riflettiamo con i nostri antenati sul cammino davanti a noi.
Ma il tema della morte ha un’accezione più ampia, significa anche morte di ciò che non ci serve più, in particolare la morte dell’ego.
Racconto di un’esperienza di morte dell’ego
Durante una sessione con una cliente abbiamo affrontato il tema della morte.
La mia cliente era angosciata sul futuro.
Si sentiva vulnerabile.
Si sentiva fragile.
Siamo entrate in meditazione e le ho chiesto se le arrivavano delle immagini.
Mi ha detto che si vedeva da bambina, che schiacciava delle foglie cadute dagli alberi.
E lei da piccola pensava come sarebbe stato essere nella vita di quella foglia.
Allora le ho detto di entrare nella vita di quella foglia.
E di sentire com’era essere schiacciata dalle scarpe della bambina.
Si è visualizzata rompersi in mille pezzi.
L’angoscia e vulnerabilità se ne sono andate.
Lei si è sentita in pace.
Questa è un’esperienza di morte dell’ego.
Un passettino avanti verso la propria autenticità.
È l’ego che crea le emozioni di angoscia per il futuro.
È l’ego che non sa vivere nel presente.
Quando togliamo il potere all’ego, quello che rimane è pace, presenza ed eternità assieme.
Non abbiamo più interesse a stare aggrappate al passato o a cercare di controllare il futuro.
Non c’è più attaccamento.
È solo fluire, lasciare andare, essere.