La festa del raccolto e la stagione dell’abbondanza
Dopo il picco dell’estate e quando siamo ancora avvolte nel suo calore, nella ruota dell’anno arriva la festa del raccolto, o festa dei pani.
Questa festa corrisponde alla stagione del primo raccolto dell’anno, quando il grano viene tagliato e inizia il ciclo di panificazione ed è celebrata il primo giorno di Agosto.
La ricorrenza si chiama anche Lunasa, Lughnasadh o Lammas.
La mietitura del grano è un momento importante perché ci indica qual è lo stato delle cose, e dà previsioni per il resto dell’anno.
La terra, così come la nostra anima, è pronta a donarci tutto quello che ha nutrito e coltivato.
Possiamo raccogliere tutto ciò che ci serve per sostentarci nei prossimi mesi dell’anno.
Questo è anche un momento importante per quanto riguarda il ciclo di nascita e morte del seme.
Siamo al culmine della fertilità, appena prima di iniziare il processo di lento declino.
Il chicco si mette da parte per essere seminato nel prossimo raccolto.
È la stagione della maturità.
Nella vita della donna, la festa del raccolto corrisponde alla stagione della madre.
Le sagre per festeggiare la stagione del raccolto
La festa del raccolto è rimasta nelle varie sagre paesane che si susseguono in diverse date della tarda estate.
Le date variano a seconda del raccolto più importante che viene fatto in ogni luogo.
A volte coincidono con il patrono cattolico locale.
Sono feste di ringraziamento, per il pane o altri frutti della terra.
È una delle feste più popolari a cui tutti partecipano.
L’allegria è palpabile, tra banchetti, giochi e musica.
I riti di questa festa sono volti ad assicurare un raccolto abbondante anche nei prossimi mesi freddi.
Celebrare l’abbondanza anche nella nostra vita
In questa stagione, la terra riposa e ci prendiamo anche noi una pausa dopo aver lavorato parecchio.
Facciamo una riflessione sull’andamento dell’anno, per realizzare il lavoro che abbiamo fatto fino ad ora sulla terra e su noi stesse.
Osserviamo il primo raccolto di ciò che abbiamo seminato e accogliamo i risultati con gratitudine.
Celebriamo l’abbondanza e la prosperità attorno a noi.
Quando cogliamo i frutti della terra siamo in comunione con il tutto.
Siamo collegate a tutta la natura, siamo una cosa sola.
Siamo in equilibrio, il raccolto ci nutre sia nella parte fisica che nella parte emozionale.
Durante il raccolto facciamo attenzione a ciò di cui la terra ha bisogno.
Madre Terra ci indica ciò che dobbiamo piantare nella terra e nella nostra anima.
Raccolto e risultati
In questa stagione celebriamo tutto quello che abbiamo raggiunto.
Ciò che invece non è riuscito a crescere, lo rilasciamo senza dolore o rimpianto.
Lo restituiamo alla terra come cibo.
E a noi stesse come esperienza utile alla nostra crescita.
Stiamo attente a ciò che raccogliamo perché non tutto è pronto allo stesso tempo.
C’è ancora tempo per raccogliere ciò che abbiamo seminato nelle prossime raccolte.